11 ottobre 2006

con il silenziatore






L'orrore bisogna guardarlo in faccia, nei dettagli. Per avere il coraggio di soffrire e perché questa sofferenza ci insegni qualcosa. L'uomo che ha sparato con questa pistola, una makarov 9x18 con silenziatore, si dice non fosse neppure un professionista. Ha sparato 4 colpi, due conficcati nell'ascensore, due nel corpo di Anna. Ha poi buttato l'arma ed è scappato. Ci sono impronte digitali. Si crede che possa essere già stato ucciso a sua volta.
Nelle ipotesi si analizza il senso di questo assassinio. E' un senso complesso. A chi poteva fare comodo la morte di Anna?
Paradossalmente alcune analisi indipendenti coincidono con le dichiarazioni di Putin a Dresda.

Fa comodo a qualcuno gettare discredito sulla Russia, fa comodo sottolineare che si muore facendo i giornalisti.
E' la cosidetta seconda pista. Riporto quanto tradotto nel blog di Mirumir

L'omicidio a scopo di destabilizzazione. Subito dopo la morte di Anna Politkovskaja l'Izvestija ha trovato su Internet uno studio anonimo scritto nel 2005. Vi si legge che tra le misure con cui l'ex presidente della Yukos Leonid Nevzlin (attualmente in Israele) progetta di destabilizzare la situazione in Russia era previsto anche un attentato contro la Politkovskaja. Visto che si trovava in aperto conflitto con le autorità, la sua morte avrebbe compromesso il potere costituito.

La terza pista sembra la più probabile. Nel labirinto del potere dell'ex impero sovietico i generali corrotti sono capaci di tutto e hanno facoltà di insabbiare quello che desiderano scompaia.

12 commenti:

Giacomo Nanni ha detto...

scusa Igor, non voglio aprire una polemica, ho pure disegnato una vignetta su questa storia di cui sinceramente poi mi sono pentito, dico la verità.

Però leggo un'intervista a Putin sul sito di Repubblica dove dice: "L'assassinio della signora Politkovskaja è un grave danno per la leadership russa e specialmente per quella cecena. Un danno molto più grave di qualsiasi articolo di giornale. Questo orribile crimine causa un grande danno morale e politico alla Russia. Danneggia proprio il sistema politico che noi stiamo costruendo, un sistema in cui la libertà d'opinione è garantita a tutti, anche nei mass media".

Allora scusami tanto, ma ti pare vera la storia del "sistema in cui la libertà di opinione è garantita a tutti", quando "Nel rapporto mondiale sulla libertà di stampa stilato da Reporter senza frontiere la Russia è piazzata malissimo, al 140mo posto."?

A me pare che trovare anche una sola contraddizione di questo tipo possa fare dubitare di qualunque affermazione di Putin.

Il punto secondo me è un altro. Le inchieste di Anna Politkovskaja corrispondono al vero? E nonostante corrispondano al vero a cosa sono servite fino ad ora?
Voglio citare ancora la Politkovskaja, una frase presa dal blog di Perec.

"i crimini di guerra hanno una caratteristica comune: l'ideologia, più che la giustizia. inter armas silent leges, come si suole dire: in tempo di guerra, la legge tace. i colpevoli non sono mai condannati secondo la procedura giuridica determinata dalle leggi, ma in base alle folate dei venti ideologici che spirano dal cremlino in quel dato momento."

Sarebbe bene non dimenticare tutto questo, e cioè: che significato avrebbe il coinvolgimento di Yukos Leonid Nevzlin nell'assassinio di Anna Politkovskaja per il cremlino?

Allora, ribaltiamo tutto. A chi è che fa comodo la terza pista? All'ex presidente della Yukos Leonid Nevzlin, o a Putin?

Detto questo mi ritiro perchè di politica in genere mi occupo proprio poco. Penso solo che sia bene pensare, grazie per avermene dato l'occasione.
un abbraccio

giacomo

igort ha detto...

Caro Giacomo, io non ho risposte certe, non le hanno i russi e neppure Gorbatchov. Non le hanno i compagni di redazione di Anna.
Ma se ascolti e leggi quanto gli osservatori internazionali dicono comprenderai che la realtà è molto più intricata di quanto non appaia. Mentre leggo e mi informo mi appare come la trama di un giallo, solo che purtroppo questa è una tragedia vera, con il sangue e tutto l'amamentario.
Indignarsi è utile, ma comprendere significa analizzare.
Parliamo di cose.
Alcuni osservatori indipendenti russi, oggi, a radio tre mondo, ammettevano che l'influenza di una stampa censurata in Russia è limitata. Ha eco internazionale più di quanto non sconvolga una realtà interna, arroccata e difesa degli uomini del potere.

La pista di Kadyrov, leader ceceno potrebbe essere quella buona. Ma si parla di un grottesco "regalo di compleanno" che i generali corrotti avrebbero potuto voler fare a Putin, che si sta per candidare al suo terzo mandato.
Non so se tutto questo è fantapolitica o cosa. Ma so che appare palusibile. In un momento di forte destabilizzazione si uccidono persone invise al potere (due piccioni con una fava), e si crea un'atmosfera di instabilità che chiama l'uomo forte.
Quest'uomo ha un nome e cognome. E guarda caso si sta proprio candidando.
E' un'ipotesi.

Se dico che certe affermazioni ufficiali sono asserite anche dagli indipendenti di sinistra faccio una constatazione. Non intendo dire che tutto quello che ha detto Putin è vero o condivisibile. Io mi limito ad ascoltare, ed esamino.

Non so se mai sapremo la verità. Sono in tanti gli scettici in Russia.

(Stanotte stessa hanno ucciso un altro uomo, stesse modalità di Anna).

igort ha detto...

Perché ti sei pentito della tua tavola?

Giacomo Nanni ha detto...

ah! bè, forse "pentito" è una parola grossa, visto che l'ho lasciata lì. E una cosa che mi è successa anche con altre tavole che ho pubblicato: rivedendole mi sembrano poco comprensibili. E' un rischio che si corre quando si cerca di stare sul filo dell'ambiguità e si utilizza un linguaggio allusivo, non didascalico.

Quella vignetta in particolare, per capirla bisogna sapere che le parole iniziali sono tratte dal vero discorso di Mussolini sul delitto Matteotti e questo lo considero un "difetto", nel senso che richiede uno sforzo che va oltre la lettura della tavola stessa nel caso in cui non si riconosca immediatamente la provenienza della citazione. E' solo questo che mi ha lasciato perplesso rivedendola.

igort ha detto...

A me hanno dovuto spiegarla. Ma io sono stupido.

Giacomo Nanni ha detto...

ahahah! vedi? e non sei l'unico! A non averla capita intendo. Anche qualcun altro me l'ha detto, ecco cosa volevo dire insomma.

Un'altra cosa: per pensare di comprimere questioni di questo tipo nello spazio di una vignetta bisogna proprio avere una gran fiducia nelle proprie capacità di sintesi, oltre ad un certo cinismo. In pratica tutto il lato umano viene messo da parte, e questo può essere abbastanza discutibile a volte. Sarebbe interessante riuscire a mettere assieme le due cose, aspetto umano e politico, ma è molto difficile, esempi di questo tipo sinceramente non ne ricordo, nella satira.

ciao

igort ha detto...

Altan fa miracoli.

Anonimo ha detto...

anche le ragazze, perec, mirumir, babsi e inquilina, stanno facendo un ottimo lavoro. ce ne fossero.

andrea barbieri ha detto...

@ Nanni, si intuiva che era il discorso di Mussolini.
Forse si può fare in modo di essere più diretti, ma la tavola è ottima lo stesso. Non la togliere.

andrea barbieri ha detto...

tenete presente anche questo blog per i complimenti:
http://georgiamada.splinder.com/

igort ha detto...

Si', andate a leggerlo è molto completo. Lo metto nei miei link.

igort ha detto...

Copio dal blog insonnoeinveglia



Anna Politkovskaja, come qualcuno ricorderà, per la profonda conoscenza che ha maturato dell'orrore ceceno, è stata coinvolta nelle due più gravi vicende di terrorismo (e antiterrorismo) accadute negli ultimi anni: la strage del teatro Dubrovka di Mosca, la mattanza di Beslan. Nel primo caso ha accettato, contro il volere dei servizi segreti, di trattare con i terroristi la liberazione degli ostaggi. Nel secondo caso, in volo verso l'Ossezia nel momento in cui 1.500 bambini, donne e uomini erano sequestrati, è stata misteriosamente avvelenata.